Lo sviluppo del programma Galileo: sue traversie, lezioni e considerazioni

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GEOmedia 1 2017 Focus di Mario Caporale

Lo sforzo europeo per dotarsi di un sistema autonomo globale di navigazione satellitare, dalla concezione alla realizzazione.

Il Sistema di navigazione satellitare europeo Galileo ha dichiarato il 15 dicembre 2016 l'avvio dei suoi "Servizi Iniziali" ("Galileo goes live!", comunicato stampa della Commissione Europea, 14 dic. 2016). Una lunga strada di almeno sedici anni da quando il programma è partito, strada costellata di problemi, ritardi, ripensamenti organizzativi e strutturali, incrementi di budget, prima di raggiungere questo primo importante risultato: il sistema Galileo inizia a fornire dei servizi, anche se "iniziali" per via della sua costellazione di satelliti ancora incompleta. Galileo è il primo programma spaziale di grandi dimensioni gestito e di proprietà della Unione Europea (UE). Il suo valore strategico si fonda sulla indipendenza politica, operativa, industriale e tecnologica nel settore della navigazione e posizionamento globale. Sebbene Galileo rappresenti una priorità per la politica spaziale europea, a circa sedici anni dalla dichiarazione della sua fattibilità, il programma vedr. il suo completamento almeno al 2020. Galileo ha avuto uno sviluppo lento e problematico a causa di fattori diversi e concomitanti, tra cui il fallimento del previsto partenariato pubblico-privato (PPP), l'approccio al finanziamento, i costi sempre crescenti, le opinioni divergenti tra gli Stati membri e all'interno di istituzioni dell'UE, problemi di governance e complessi negoziati internazionali ancora in corso (ad esempio quello con la Cina o con la Russia).