Mare-matica
Su un recente numero di Coordinates, importante rivista internazionale del nostro settore, il professore di geodinamica dell’Università di Stoccolma, Nils-Axel Mörner, ha smentito le asserzioni del suo collega John Hannah, professore emerito di geodesia alla University di Otago in Nuova Zelanda, sostenendo che nel corso degli ultimi 150 anni il livello del mare non è aumentato in modo significativo e non ci si dovrebbe aspettare che ciò avvenga nel corso dei prossimi 100 anni.
L’interesse per la controversia, superata la naturale apprensione che un’idea di innalzamento costante del livello del mare può creare, porterebbe interessanti quesiti a livello geomatico e per primo il calcolo altimetrico, la questione dell’origine convenzionale delle altezze, la cosiddetta quota zero. I sistemi di riferimento per la quota, utilizzati per la mappatura topografica e per i modelli digitali del terreno nella costruzione di infrastrutture costiere di ingegneria sono in genere riferiti al livello medio del mare. I confini catastali costieri sono anche definiti con riferimento al “datum” del livello del mare.
In fin dei conti, se non c'è un costante aumento del livello del mare, a parte i danni derivati dalle tempeste e dai normali processi di erosione costiera, che hanno prevalso nel corso degli ultimi due millenni, non ci dovrebbero essere neanche problemi di variazioni costiere con inondazioni di terre a lungo termine.
Il prof. Hannah sostiene che gli Oceani globalmente sono aumentati ad un tasso lineare di circa 1,8 mm all’anno nel corso del 20° secolo, basandosi su dati altimetrici satellitari
e altre fonti. Ritiene inoltre che anche se rimangono discussioni e perplessità sul fatto che quest’aumento sia permanente, o rifletta invece qualche andamento oceanico periodico, o se vi sia stata un’accelerazione del tasso d’innalzamento del livello del mare nel corso degli ultimi decenni, i migliori scenari futuri indicano un probabile aumento del livello globale compreso tra 0,26 m e 0,82 per il periodo 2081-2100.
Il prof. Nils-Axel Mörner invece, contesta le analisi derivate dalle misurazioni altimetriche satellitari con le osservazioni dirette, facendo notare che ci sono fenomeni di subsidenza in molte zone, come ad esempio quello conosciuto di 2,3 mm all’anno di Venezia.
Nella disputa si innestano più sfide per le generazioni future se viene considerato che le Nazioni Unite indicano come problema più importante legato all'ambiente globale la relazione riguardante l'allineamento della “governance” del territorio con le sfide della sostenibilità globale. Se il cambiamento climatico di origine antropica è una finzione o, in effetti, presentasse poche minacce per il mondo del futuro, allora la sfida della sostenibilità globale diventerebbe meno imminente, dando alla specie umana più tempo per affrontare alcuni dei suoi problemi ambientali profondi.
Al di là di chi abbia ragione nel dibattito, Coordinates sembrerebbe averlo sollevato senza lasciare nell’anonimato, consueto alla gran partte della letteratura attuale, la contraddizione teorica evidente, o senza volerne misconoscere la fonte, scaturita dalla capacità e potenza di calcolo analitico. Tuttavia anche l’opinionismo corrente propone ancora una volta un modello matematico! Computer contro computer.
(editoriale di Renzo Carlucci)