ESA - Image of the week: Morene di Malaspina, (4 dicembre 2022)

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ESA - Image of the week: Morene di Malaspina, (4 dicembre 2022)

Gli eccezionali motivi morenici del ghiacciaio di Malaspina – il più grande ghiacciaio pedemontano al mondo – sono mostrati in questa immagine a falsi colori acquisita da Copernicus Sentinel-2.vIl ghiacciaio di Malaspina è geograficamente collocato ad ovest della baia di Yukutat nell’Alaska sud-orientale (Stati Uniti). Con un’area di copertura di 2900 kmq, il ghiacciaio scorre per circa 80 km lungo la base meridionale del monte St. Elias e misura uno spessore intorno ai 300 m. Malaspina fluisce ad una velocità più elevata di quella dei ghiacciai pedemontani in Antartide e Groenlandia. I ghiacciai pedemontani scorrono da una valle ripida, dove il ghiaccio è stretto tra le montagne, verso una pianura piatta. Il cambiamento della conformazione territoriale da stretta a larga genera il caratteristico lobo arrotondato pedemontano. L’immagine di Sentinel-2 mostra il lobo centrale del ghiacciaio che sale verso il mare. Questa immagine è stata processata utilizzando il canale dell’infrarosso vicino per evidenziare la vegetazione con un colore rosso brillante. Le linee ondulate che appaiono attorno alla metà bassa del ghiacciaio sono dovute a rocce, suolo ed altri detriti che sono stati depositati dal ghiacciaio e che prendono il nome di “morene”. Nell’immagine il colore del suolo varia da tonalità luminose a marrone scuro, mentre neve e ghiaccio appaiono di colore bianco brillante. In questa stagione in Alaska il basso livello di insolazione alle elevate latitudini risulta evidente dalle ombre proiettate a nord dai Monti Elias. Le acque chiare dell’Oceano Pacifico appaiono di colore blu scuro, mentre le acque torbide appaiono di colore ciano. Il ghiacciaio Malaspina è molto studiato da scienziati di tutto il mondo. La sua vulnerabilità al cambiamento climatico ed i suoi cicli di crescita e ritiro sono stati studiati dagli scienziati mediante l’impiego di dati Copernicus e Landsat. Gli studi hanno evidenziato che nel caso di innalzamento del livello del mare, indotto dal cambiamento climatico, l’acqua del mare potrebbe causare i maggiori cambiamenti nella parte terminale del ghiacciaio ed portare a gravi impatti sugli habitat della zona.

Traduzione a cura di Gianluca Pititto Crediti: Immagine della Settimana -ESA