GEOmedia 1 2017 Editoriale di Renzo Carlucci
Galileo, la geomatica e la spatial location
I servizi iniziali del sistema di posizionamento satellitare europeo sono attivi. Le frequenze dei
trasmettitori costruiti dalla Comunit. Europea iniziano ad essere popolate dalle informazioni necessarie
ai calcoli delle posizioni di milioni di ricevitori, i quali si stanno configurando per entrare in servizio
prossimamente, anche in configurazioni del tipo 2.0, in quanto i satelliti Galileo dialogheranno con noi
in entrambi i versi.
La rivoluzione geospaziale in atto da tempo presenta alla base l'innovazione tecnologica che la geomatica
ha portato in tutti i settori. Si la geomatica. Una parola che indica un qualcosa di ancora non ben
conosciuto e in corso di evoluzione, se consideriamo la sua etimologia dalla composizione di geo- e
(infor)matica della fine del sec. XX. Apparsa negli anni ‘90 in Canada, raggruppava in se quei campi di
attivit. che "usano un approccio sistemico per selezionare gli strumenti e le tecniche appropriate per acquisire,
integrare, trattare e disseminare dati in un flusso di lavoro digitale continuo”. Si solidificava poi in Italia, per
evolversi subito all’inizio del terzo millennio come “la scienza e la tecnologia che tratta le caratteristiche e la
struttura delle informazioni geo - referenziate, ovvero a referenza spaziale, variabili nel tempo e non”.
Ma il fatto che essa, per forza di cose, comprenda i metodi di acquisizione, organizzazione,
classificazione, trattamento, analisi, gestione, restituzione e diffusione, porta a deviare l’attenzione verso
l’evoluzione dei sistemi di trattamento informatico del dato dovendo spesso anche sconfinare nei settori
dell’infrastruttura necessaria per l’uso ottimale di queste stesse informazioni, nei molteplici e differenti
campi d’applicazione.
Nello stesso tempo, la cultura anglosassone ne riportava l’attenzione pi. verso le modalit. di
acquisizione del dato e lo studio della superficie terrestre, come riportava dal 2006 l’Oxford Dictionary
che semplicemente definiva la geomatica come “la matematica della Terra; la scienza della collezione,
analisi e interpretazione dei dati, specialmente quelli strumentali, relazionati alla superficie terrestre”.
Dopo una primitiva deviazione dell’attenzione dei geomatici verso i problemi informatici si torna
quindi a rivolgere di nuovo l’attenzione alla prima parte della parola (geo-) estendendone per. il
campo di applicazione, nel 2009 infatti nella Treccani la geomatica viene definita come “tecnologia di
rilevamento e trattamento informatico dei dati relativi alla Terra e all’ambiente”.
L’estensione del campo di azione all’ambiente, allarga la funzione iniziale delle scienze geomatiche
dalla acquisizione dei dati a quella pi. specifica dell’interpretazione di tali dati per valutare
l’impatto sull’ambiente con mezzi e sensori, prima appannaggio esclusivamente delle discipline del
telerilevamento, che ora trovano nuova collocazione nell’ambito di quella definizione che potrebbe
riunire oggi tutti gli esperti settoriali di questa grande comunit. nell’unica definizione che vede la
geomatica come il:
rilevamento e interpretazione di dati relativi alla Terra e all’ambiente
Il trend attuale . ben definito, le competenze che saranno necessarie sono tutte riferibili ad una sola
attivit. che richiede una combinazione di conoscenze di progettazione, computer, misura e rilievo sul
campo, sperimentazione di laboratorio e modellazione informatica per risolvere una variet. di problemi
che tutti hanno in comune una sola cosa:
la posizione nello spazio
La spatial location anglosassone, il prodotto della costellazione dei satelliti Galileo e dei loro orologi di
precisione che, superiori alle altre costellazioni GNSS, consentiranno a tutti, a breve, un affidabile e
precisa individuazione delle posizioni nello spazio di riferimento.