L'attività dei Vigili del fuoco sul campo in caso di sisma

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GEOmedia 5 2016 - di Biancamaria Cristini

L’azione di soccorso tecnico urgente che i Vigili del fuoco svolgono in caso di emergenza si rivolge prioritariamente alla popolazione e nel caso di sisma si articola inizialmente nelle fasi della ricerca e del salvataggio delle persone coinvolte dal crollo degli edifici per poi proseguire con la messa in sicurezza degli edifici e degli accessi.

Contemporaneamente – ciò è meno noto - i soccorritori dei Vigili del fuoco provvedono alla prima valutazione tecnica definita tecnicamente “Ricognizione Esperta per la Caratterizzazione Strategica”, di cui il triage speditivo dei fabbricati nelle zone colpite dal sisma costituisce una delle componenti caratterizzanti. Tale processo è necessario per accertare lo stato dell’edificato ai fini della sicurezza pubblica e della viabilità e, quindi, costituisce non solo un indispensabile strumento per il coordinamento delle operazioni di soccorso già in atto ma anche il primo imprescindibile riferimento per la definizione delle cosiddette zone rosse del cratere del sisma. Queste tuttavia non sono le uniche funzioni della ricognizione speditiva.
La mappatura del dissesto dell’edificato costituisce un utile strumento per la pianificazione di ulteriori attività quali la verifica dell’agibilità delle abitazioni nelle zone danneggiate in misura minore al fine di riportare nel più breve tempo possibile, almeno parte della popolazione, in condizioni di vita normali.
Il rilievo speditivo dei fabbricati nelle aree colpite viene effettuato con valutazione a vista, senza strumentazione e senza accedere all’interno degli edifici: per ciascun manufatto viene espresso un giudizio sintetico inerente le criticità proprie e indotte sulle strutture circostanti. La valutazione speditiva si manifesta con l’assegnazione di un codice di criticità associato a un colore (verde per un edificio sostanzialmente indenne, verde/giallo per criticità prontamente eliminabili con azioni di bonifica ordinarie, giallo per edifici con criticità significative richiedenti interventi più impegnativi, rosso associato a situazioni di dissesto critiche e nero a crolli generalizzati).
Altre informazioni speditive che vengono rilevate con il triage sono la pericolosità indotta sulla viabilità pubblica o su altri edifici
e la rilevanza dell’edificio: si associa infatti l’attributo Speciale “S” se l’edificio è storico, monumentale o strategico. Le costruzioni cui è stato attribuito il codice verde possono essere prioritariamente sottoposte ad analisi di secondo livello, da eseguirsi anche all’interno dei locali, volte a escludere eventuali condizioni di non fruibilità da parte degli occupanti; le costruzioni cui è stato attribuito il codice giallo/verde sono quelle che, a seguito di interventi di rapida e semplice attuazione quali, ad esempio, bonifiche di elementi non strutturali pericolanti, potranno essere riclassificate in codice verde, mentre le costruzioni cui sono stati attribuiti i codici colore giallo, rosso e nero non risultano fruibili a causa dell’evidente stato di danneggiamento e richiedono più impegnativi interventi di demolizione o di realizzazione di opere provvisionali per la messa in sicurezza. Pertanto, l’attribuzione di tali codici potrà essere tenuta in considerazione per la perimetrazione delle “zone rosse” interdette al pubblico. In aggiunta, l’indicatore “P” evidenzia la presenza di condizioni di pericolo indotto quali, ad esempio, campanili pericolanti insistenti su aggregati privi di danno o sulla viabilità ed è quindi un ulteriore elemento utile alla individuazione delle zone da rendere non accessibili.
I giudizi dell’esame a vista sono riportati sul modulo di rilievo triage speditivo cartaceo e sono direttamente inseriti su piattaforma web. Gli edifici da verificare sono individuati su una ortofoto sulla base della quale l’operatore effettua il sopralluogo. I dati raccolti possono essere visualizzati e consultati su qualunque postazione ad esempio attraverso Google Earth, poiché salvati con estensione *.kmz. Gli stessi dati vengono resi disponibili sul portale Asset_sisma_VVF, fruibile on-line, che raccoglie le informazioni relative alle attività svolte dal personale del CNVVF .
In realtà in base all’estensione del danno e dell’area che si intende mappare è possibile scegliere per il triage uno strumento di analisi più o meno approfondito. Nei casi in cui i danni riguardino un numero limitato di edifici o aree non troppo estese è possibile predisporre il triage compilando una scheda di maggior dettaglio per ciascun unità immobile o per ogni aggregato di immobili anziché limitarsi alla sola individuazione del giudizio sintetico sull’edificio. Le risultanze del monitoraggio svolto dalle squadre
che effettuano il triage speditivo mediante comunicazione standard sono messe a disposizione delle strutture di coordinamento dell’emergenza per il tramite delle quali sono poi diramate ai Sindaci ed alle strutture di protezione civile, quale strumento a supporto delle decisioni secondo gli obiettivi precedentemente descritti.

Biancamaria Cristini

 


“Questo numero speciale di GEOmedia è dedicato al gravoso problema della cartografia per l’emergenza così come si è presentato ancora in occasione del terremoto del Centro Italia del 24 Agosto 2016. Tutti gli interventi hanno il fine di contribuire a migliorare la situazione della cartografia facendo tesoro delle esperienze passate.
Un particolare ringraziamento va pertanto a tutti gli autori che hanno contribuito:
Bianca Maria Cristini, Renzo Carlucci, Michele Fasolo, Gabriele Garnero, Isabella Toschi, Fabio Remondino, Flavio Lupia, Marco Minghini, Maurizio Napolitano, Alessandro Palmas, Alessandro Sarretta, Flavio Celestino Ferrante, Maurizio Ambrosiano, Erica Nocerino, Pier Francesco Cardillo, Domenico Grandoni, Anna Laura Di Federico, Stefano Mugnoli, Damiano Abbatini, Raffaella Chiocchini, Fabio Lipizzi, Gabriele Ciasullo, Antonio Rotundo, Alberto Conte, Maria Paola Bonofiglio, Laura Petriglia
agli sponsor che rendono possibile tutto ciò
3D TARGET, Aerrobotix, Epsilon, Esri, Flytop, Aeropix, GEOCART, ME.S.A, Planetek, Sinergis, Sistemi Territoriali, Teorema, Topcon, Trimble
e in ultimo alla Redazione di GEOmedia e alla mediaGEO che hanno contribuito a questa edizione in tempi record, nella speranza che possa essere di ausilio a tutte le amministrazioni, enti e in particolare ai Sindaci coinvolti dalle emergenze”